Che ti è successo dolce amico, forse sei un poco innamorato,
avrai pensato che ero sola, che insieme a lui non stavo più.
Che ti è successo amico mio, magari un po' ne ho colpa anch'io,
l'ambiguità mette radici dove il pensiero va a morire.
Quante volte lo lascerei, sai quante volte di nuovo io lo inventerei,
io porto i segni del suo dolore e lui respira
seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota del mio destino lui sale e scende
ed ogni volta sembra un po' più grande.
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Ti avrei rubato la dolcezza, per disegnarla sul suo viso,
e avrei voluto riposare solo un momento accanto a te.
Ma quante volte lo lascerei, sai quante volte di nuovo io lo inventerei,
io porto i segni del suo dolore e lui respira
seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota del mio destino lui sale e scende
ed ogni volta sembra un po' più grande, un po' più grande.
E quante volte lo lascerei, sai quante volte di nuovo io lo inventerei,
io porto i segni del suo dolore e lui respira
seguendo il ritmo del mio cuore
e quante volte, tra le mie mani, lui nasce ancora
ed ogni volta sembra un po' più grande, un po' più grande,
un po' più grande, un po' più grande.
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Quante volte, quante, quante volte, quante,
sai quante volte, quante, quante volte, quante volte.